Sentenze

Sinistro stradale e mancato uso delle cinture di sicurezza

"Una volta accertato il concorso degli apporti causali tra le condotte del danneggiante e del danneggiato nell'eziologia dell'evento dannoso, ai fini della determinazione della riduzione del risarcimento del danno in caso di accertato concorso colposo tra danneggiante e danneggiato in materia di responsabilità extracontrattuale, occorre - ai sensi dell'art. 1227, co. 1 c.c. - fare riferimento sia alla gravità della colpa che all'entità delle conseguenze che ne sono derivate.Il giudice può avvalersi del principio generale di cui all'art. 2055, ultimo comma c.c., ossia della presunzione di pari concorso di colpa, rimanendo esclusa la possibilità di fare ricorso al criterio equitativo (previsto dall'art. 1226 c.c. e richiamato dall'art. 2056 c.c.), il quale può essere adottato solo in sede di liquidazione del danno ma non per la determinazione delle singole colpe".
(Cass. civ. Sez. III, Sent. 03.04.2014, n. 7777)

La tutela dell'acquirente in caso di acquisto in concessionaria tramite finanziamento

La Corte di Giustizia Europea, con pronuncia del 23 aprile 2009 (proc. C-509/07), ha stabilito che qualora il consumatore (ad esempio, l'acquirente di un'automobile) non riesca ad ottenere l'adempimento del fornitore (ad esempio la consegna dell'auto dalla concessionaria presso la quale l'aveva acquistata a rate mediante stipula di un contratto di finanziamento), ha sempre il diritto di risolvere il contratto di finanziamento e chiedere la restituzione del denaro già pagato.

Anche le coppie fertili possono accedere alla procreazione assistita

"Il diritto a procreare e lo stesso diritto alla salute dei soggetti coinvolti, verrebbero irrimediabilmente lesi da una interpretazione delle norme in esame che impedissero il ricorso alle tecniche di pma da parte di coppie, pur non infertili o sterili, che però rischiano concretamente di procreare figli affetti da gravi malattie, a causa di patologie geneticamente trasmissibili; solo la pma, attraverso la diagnosi preimpianto, e quindi l'impianto solo degli embrioni sani, mediante una lettura "costituzionalmente" orientata dell'art. 13 L.cit., consentono di scongiurare tale simile rischio".
Trib. Salerno

Intervento del Fondo di Garanzia per il trattamento di fine rapporto

Secondo la Suprema Corte di Cassazione "Ai fini della tutela prevista dalla L. n. 297 del 1982 in favore del lavoratore, per il pagamento del t.f.r. in caso di insolvenza del datore di lavoro, quest'ultimo, se è assoggettabile a fallimento, ma in concreto non può essere dichiarato fallito per la esiguità del credito azionato, va considerato non soggetto a fallimento, e pertanto opera la disposizione dell'art. 2, co. 5, della predetta Legge, secondo cui il lavoratore può conseguire le prestazioni del Fondo di garanzia costituito presso l'INPS alle condizioni previste dal comma stesso, essendo sufficiente, in particolare, che il lavoratore abbia esperito infruttuosamente una procedura di esecuzione, salvo che risultino in atti altre circostanze le quali dimostrino che esistono altri beni aggredibili con l'azione esecutiva".
(Cass. civ., Sez. Lavoro, Sent. 04.07.2014, n. 15369)

Infortunio del lavoratore e responsabilità del committente

Secondo la Suprema Corte di Cassazione "Si configura la responsabilità del datore di lavoro (nella specie anche proprietario dell'unità immobiliare nella quale si eseguivano lavori edili), per aver consentito di lavorare su un ponteggio del tutto difforme rispetto alle prescrizioni sotto diversi profili tecnici e soprattutto perché privo di parapetti atti ad impedire la precipitazione al suolo. Sicché, sussiste la responsabilità del datore di lavoro, in ordine al reato di cui all'articolo 590 c.p. in violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro e il conseguente risarcimento del danno in favore della parte civile" (Corte di Cass., Sez. 4 penale, sentenza 17 gennaio 2012, n° 1431).

I "trucchetti" dei colpevoli

In un sistema giudiziario garantito da regole certe, il diritto di difesa è considerato un pilastro senza il quale si scivola verso quello che accade nelle peggiori dittature o sistemi illiberali. Sia i politici più giustizialisti, che i corsivisti più infoiati, che persino i magistrati nella loro totalità, si dicono strenui difensori del "diritto di difesa" dell'imputato come pilastro democratico di garanzia fondamentale. Ebbene, il diritto di difesa non si esercita solo con le argomentazioni nel merito, come pensano i cittadini comuni, ma anche (a volte soprattutto)  con eccezioni di tipo procedurale o squisitamente formale. La correttezza delle notifiche, delle procedure di acquisizione di una prova, di una dichiarazione o anche di una analisi tecnica e tanti altri aspetti, appunto di "forma" e non di "merito", fanno parte appieno del diritto di difesa, in una democrazia con garanzie. Insomma è diritto dell'accusato quello di verificare la correttezza delle procedure che lo hanno portato in stato d'accusa. Difendersi nel merito delle accuse che vengono formulate è l'altra parte del diritto di difesa, ma non ne rappresenta l'azione esclusiva.

Diritto all'indennizzo in caso di ritardo superiore a tre ore

Se il volo ha un ritardo superiore alle 3 ore, il passeggero ha diritto allo stesso indennizzo previsto in caso di cancellazione del volo o overbooking. Lo ha stabilito una sentenza della Corte di giustizia europea.